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ESSERE PIÙ FELICI: LA PRATICA DELLA GRATITUDINE


“Il nostro cervello, probabilmente per motivi evoluzionistici, non riesce a soffermarsi sugli eventi buoni tanto quanto su quelli cattivi. Per vincere la nostra naturale inclinazione al catastrofismo – che in passato ci è stata vitale.........dobbiamo praticare il più possibile l’abilità di pensare a ciò che è andato bene e ad esserne grati.” (Martin Seligman)


CHE COSA DICE LA RICERCA


Emmons e McCullough (2003) hanno scoperto che un semplice esercizio di gratitudine può aumentare i livelli di felicità. Ad un gruppo di partecipanti è stato chiesto di scrivere 5 cose alla settimana per le quali erano grati alla vita, per 10 settimane. Alla fine dello studio, questo gruppo è risultato essere il 25% più felice di un gruppo di controllo che si era limitato ad elencare 5 eventi della settimana.

Seligman e colleghi (2005) hanno seguito un campione di persone per 6 mesi dopo che avevano iniziato a svolgere un semplice esercizio di gratitudine (le 3 benedizioni, che ho descritto più avanti), trovando che chi aveva svolto l’esercizio di gratitudine era più felice e meno depresso rispetto al gruppo che non aveva svolto l’esercizio.


PRATICARE LA GRATITUDINE

La gratitudine può essere praticata in diversi modi. Qui ne suggerisco due, tratti dalla ricerca scientifica:


Mostrare apprezzamento per un’altra persona


Una pratica di gratitudine consiste nell’esprimere ad un’altra persona un sentimento di apprezzamento per qualcosa che ha fatto, per come l’ha fatta o farle sapere quanto significhi per noi la relazione che abbiamo con questa persona.


Dire “grazie” oppure “apprezzo molto ciò che hai fatto” oppure “ la nostra relazione per me è importante perché…” non soltanto fa bene a noi, ma ha anche un impatto positivo sull’altra persona.

Esprimere gratitudine aiuta a migliorare le relazioni, portando armonia nella nostra vita.


Three good things o l’esercizio delle 3 benedizioni


Questo esercizio è stato inizialmente proposto da Martin Seligman, padre della Psicologia Positiva.


Tutti i giorni, per almeno una settimana:


1. Ogni sera, prenditi 10 minuti dopo cena o prima di andare a dormire per pensare a qualcosa di buono che ti è accaduto durante la giornata.


Può essere qualsiasi cosa che ti appaia positiva, non è necessario che sia qualcosa di grande o importante.

Puoi esprimere gratitudine per una varietà di cose:


Oggi non hai avuto mal di testa

Hai mangiato qualcosa di buono per pranzo

Hai una famiglia

I tuoi nuovi calzini ti tengono caldi i piedi

Hai fatto una battuta e la gente rideva


Alcuni di questi esempi possono sembrare banali, ma ricorda: nessun granello di gratitudine è mai troppo piccolo!


2. Annota queste tre cose positive.

3. Accanto ad ogni evento positivo prova a rispondere alla domanda: Come mai è successo? Che cosa significa per me? Che cosa posso fare per farlo capitare nuovamente?


Inizialmente potresti pensare che nella tua giornata non sia successo nulla che sia degno di nota. In questo caso ti consiglio di sforzarti a trovare comunque almeno tre cose, per quanto banali ti possano sembrare, e di valutare il tuo stato d’animo dopo avere svolto l’esercizio per almeno 7 giorni.

Buona pratica!



Contenuti su cui si basa questo articolo:


https://www.spring.org.uk/2008/12/better-mood-from-gratitude-2-minute.php Emmons, R. A., & McCullough, M. E. (2003). Counting blessings versus burdens: An experimental investigation of gratitude and subjective well-being in daily life. Journal of Personality and Social Psychology, 84, 377-389


Seligman, M. E. P., Steen, T. A., Park, N., & Peterson, C. (2005). Positive psychology progress: empirical validation of interventions. American Psychologist, 60, 410-421. doi: 10.1037/0003-066X.60.5.410


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